Fatti di Roma

CAMPIDOGLIO ASSUME DUE INFLUENCER ALLA COMUNICAZIONE, LA CRITICA DELL’OPPOSIZIONE

Il Campidoglio ha assunto per otto mesi due influencer per curare i contenuti digitale della pagina Instagram. Ma questa scelta sembrerebbe far discutere le opposizioni in Assemblea capitolina che sono in attesa di ottenere gli atti per vedere in che modo sia stata giustificata questa situazione dagli uffi comunali, dal momento che nell’area della comunicazione ci sono oltre 300 dipendenti. “

A quanto ammontano le spese per gli staff di comunicazione del Campidoglio? Tra assunzioni esterne e contratti di consulenze con influencer non vorrei si bypassasse la valorizzazione del personale interno all’Amministrazione. Se così fosse sarebbe uno sperpero di soldi pubblici senza neppure la valutazione se le risorse interne si posseggono oppure no”. Così in una nota la capogruppo della Lista Civica Roma torna Roma, Svetlana Celli.

“Tutte operazioni che in piena campagna elettorale andrebbero comunque fermate. Ormai da tempo la comunicazione istituzionale è completamente superata da quella politica della prima cittadina. Vogliamo capire se vengono soddisfatti i reperimenti interni prima di procedere a contratti con esterni e quali sono i badget nel bilancio capitolino destinati ai social e alla comunicazione istituzionale – aggiunge Celli -. Esiste un’area professionale della comunicazione e dell’Informazione all’interno dell’amministrazione cui sono assegnati centinaia di istruttori e funzionari. L’amministrazione dovrebbe comunicare semplicemente ciò che fa. Ma forse il punto è proprio questo: più che informare su risultati raggiunti a questa maggioranza serve imbellettare e camuffare disastri conclamati a pochi mesi dal voto. Su tutto cercheremo di fare chiarezza in commissione Trasparenza di cui ho chiesto la convocazione”.

“Serve un distinguo chiaro tra fini istituzionali e politici, un instagrammer e un fotografo, per rafforzare i contenuti della pagina ufficiale del Campidoglio? Le competenze dei dipendenti capitolini addetti alla comunicazione non possono essere sempre subordinate agli esterni”, sottolinea il consigliere capitolino della Lega Davide Bordoni che aggiunge: “La Raggi è veramente intenzionata a pagarsi la campagna elettorale con i soldi del Comune? Tra il 2018 e il 2020 le spese per la comunicazione sono lievitate di migliaia di euro, aumenti che già dallo scorso novembre ci hanno insospettito tanto da presentare una serie di esposti. Adesso ne stiamo preparando uno alla Corte dei Conti perché il Campidoglio così facendo non fa altro che alimentare dubbi nell’affidamento di mansioni e servizi, il confine tra fini istituzionali e politici deve essere stabilito da atti di indirizzo chiari, altrimenti è tutta una sceneggiata”.

“A Palazzo senatorio si continua ad assumere e stavolta il poltronificio grillino ingaggia addirittura due ‘influencer’. Ci chiediamo se con tutte le emergenze che ha Roma, effettivamente si sentiva il bisogno di consulenti che curassero i profili social del Comune – conclude Andrea De Priamo, capogruppo di Fratelli d’Italia in Campidoglio -. Peraltro due figure esterne, che si aggiungono al plotone delle infornate in era 5 stelle. Davvero tra le decine di migliaia di dipendenti capitolini non vi erano risorse interne da impegnare? Come Fd’I faremo una richiesta di accesso agli atti. Il Campidoglio non è il comitato elettorale di Virginia Raggi”.

(Foto: Luke van Zyl / Unsplash)

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