BASTA STRAGI SUL LAVORO, ALLA REGIONE LAZIO IL PRESIDIO DEI SINDACATI
Maggiore sicurezza e più controlli sul lavoro, soprattutto dopo gli ultimi casi di cronaca, è quello che hanno chiesto i sindacati questa mattina in presidio alla Regione Lazio.
L’iniziativa ha concluso la settimana di mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil sui temi di sicurezza e salute sul lavoro. Michele Azzola, segretario Cgil Roma e Lazio ha spiegato: “Siamo qui perché non si può più morire per profitto, la sicurezza dei lavoratori deve essere preservata. È inaccettabile nel ventunesimo secolo uscire di casa, lavorare e non tornare più dalle proprie famiglie – ha aggiunto -. Bisogna contrastare il lavoro in appalto, il lavoro dove si muore di più, e bisogna rimettere i controlli. Chiediamo alla regione Lazio di assumere le persone nelle Asl perché bisogna fare i controlli. Il profitto non può mettere in discussione la vita umana ed è per questo che siamo qui e continueremo a esserci finché questo trend non cambierà”.
Enrico Coppotelli, segretario generale Cisl Lazio ha aggiunto: “Questa iniziativa si inserisce all’interno di un percorso che è iniziato il 20 maggio, e stiamo cercando di mettere al centro i temi della salute, della sicurezza, soprattutto la centralità della persona all’interno di questo territorio regionale. Si sono svolte 300 assemblee nei luoghi di lavoro. Oggi concludiamo sotto la Regione Lazio, è il governo regionale al quale chiediamo un impegno forte per riportare al centro i temi della salute e della sicurezza”.
Alberto Civica, segretario generale Uil Roma e Lazio ha proseguito: “Quando si parla di dignità del lavoro bisogna chiarire che dietro c’è anche il problema della sicurezza, quando si parla di posti di lavoro bisogna sapere che si risparmia sulla sicurezza. I fatti di cronaca di questi giorni ci dicono che sull’altare del guadagno si mettono a rischio vite umane. Bisogna alzare l’attenzione e migliorare quantitativamente e qualitativamente il sistema dei controlli”, ha concluso.