Religioni

BASSETTI A S.EGIDIO: “CON I CORRIDOI UMANITARI PORTE INVECE DI MURI”

“Voglio ringraziarvi per quello che siete e che fate. Come ringrazio tutti coloro che, in tanti modi, aiutano la vostra opera. Siete animati dal sogno che una Gerusalemme di pace: la sua vera realtà è nel cielo, ma è anche necessario costruirla con le nostre mani su questa terra. Non rinunciate mai a coltivare questo sogno; non cedete alla rassegnazione!”.

E’ il messaggio con cui il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, si è rivolto alla Comunità di Sant’Egidio, radunata insieme ai suoi amici più fragili nella basilica di San Giovanni in Laterano per celebrare il 54/o anniversario della fondazione. “Avete avuto a cuore anche quel popolo – ha ricordato quindi il card. Bassetti celebrando la messa, presenti diversi esponenti del governo tra cui i ministri dell’Interno Luciana Lamorgese e degli Esteri, Luigi Di Maio -, fatto di genti di origine diversa, che non trova casa in questo mondo difficile: il popolo dei profughi e degli immigrati”. “Con i corridoi umanitari avete aperto ponti laddove sono muri e fili spinati. I corridoi umanitari, realizzati con la collaborazione di altre istituzioni e l’aiuto del Ministero dell’Interno, – ha continuato – nascono dalla vostra ansia di non chiudere la porta, di realizzare una società aperta. Nascono dal pensiero per i lontani, spesso ignorati nel silenzio dei campi di raccolta o nell’abbandono. Chi ascolta il loro flebile grido?”.

“Molti – ha proseguito Bassetti – sono accorsi alla Comunità di Sant’Egidio parlando lingue diverse e cercando casa. Avete cercato una soluzione per tutti, con affetto ma anche con paziente concretezza. Tanti integrati nel nostro Paese lo testimoniano. Molti sono venuti da Paesi lontani, che patiscono la guerra, per cercare una via di pace attraverso il colloquio.
Penso ai mozambicani alla ricerca della pace anni fa, ad altri popoli africani, per cui vi impegnate avendo come solo interesse la pace, in un mondo politico internazionale in cui sembra non essere prioritaria”. “Lo ha sottolineato papa Francesco nella Fratelli tutti: ‘il sogno di costruire insieme la giustizia e la pace sembra un’utopia di altri tempi’ – ha aggiunto -. Avete tenuto alto il sogno della pace, non solo a parole, ma con i fatti! Questo sogno dev’essere sempre possibile! Laddove c’è il Signore (ed Egli è presente nella storia) la pace è possibile”.

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