Fatti di Roma

BAMBINO GESU’: CELEBRAZIONE PER 30 ANNI OSPEDALE

Bambino Gesù Zingaretti


Dal primo trapianto di cuore all’avatar del paziente pediatrico. Dalle terapie avanzate per le cura delle leucemie al trapianto del microbiota intestinale. L’ospedale pediatrico Bambino Gesu’ celebra i 30 anni dal riconoscimento come Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) e, per festeggiare l’importante anniversario, ha organizzato questa mattina un convegno all’Auditorium della sede di San Paolo Fuori le Mura, per raccontare passato, presente e traguardi futuri della ricerca traslazionale.

Durante l’incontro – che ha visto succedersi gli interventi del Segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, del governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, del presidente dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesu’, Mariella Enoc e del direttore scientifico Bruno Dallapiccola – sono state ripercorse le tappe più’ importanti di una storia lunga 30 anni, a partire dal quel 13 maggio 1985 quando l’ospedale divenne Irccs.

Nel 1986 il primo trapianto di cuore in Italia su un bambino, nel 1992 l’apertura del Centro di assistenza per bambini malati di Aids, nel 1994 il primo trapianto di reni, nel 1997 l’inaugurazione del Dea, nel 2000 la nascita del laboratorio di robotica nella sede di Palidoro e, infine, nel 2010 il primo impianto al mondo di cuore artificiale pediatrico.

“Quella del Bambino Gesu’ e’ una storia lunga che guarda con grande coraggio al futuro- ha affermato Enoc– E’ la dimostrazione della possibilità’ di raggiungere livelli di eccellenza e di avanguardia e a breve ufficializzeremo la nascita di una nuova Fondazione dell’ospedale, che avrà’ il compito di rilanciare l’attività’ di ricerca, cercando di organizzare e individuare nuovi possibili canali di finanziamento e di raccolta fondi”.

Per il direttore scientifico Bruno Dallapiccola, quelli del Bambini Gesù come IRCCS “sono stati 30 anni di storia caratterizzati da un rapporto strettissimo e circolare tra ricerca e applicazione clinica. I primi risultati importanti sono stati ottenuti nell’ambito della chirurgia. La rivoluzione tecnologica degli ultimi 5-6 anni ha consentito di abbattere di oltre 100 mila volte i tempi delle analisi genomiche e i loro costi. Oggi sono note le basi biologiche di circa 3.700 malattie ereditarie e, solo al Bambino Gesù, negli ultimi 5 anni, sono stati scoperti più di 50 nuovi geni malattia. Ma – ha concluso – c’è ancora molto da scoprire”.

Per il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti “questa ricorrenza è una grande conquista per l’ospedale, ma anche una grandissima soddisfazione per il nostro sistema sanitario regionale e nazionale”, di cui il Bambino Gesù è “uno dei migliori luoghi di assistenza e cura, ma è anche una grandissima risorsa per la ricerca a livello mondiale”.

Zingaretti ha definito il Bambino Gesù “una struttura incredibilmente rimasta nel cuore e nella vita di Roma, non c’è famiglia che non ne abbia avuto a che fare e non la senta propria. Una struttura, allo stesso tempo, apprezzata nel mondo per la sua qualità e forza e di questo siamo orgogliosi”. Non solo, “al Bambino Gesù – ha sottolineato Zingaretti – si curano ogni anno oltre 9mila bambini di altre Regioni del nostro Paese”.

“Non sono moltissime le strutture che possono vantare questi risultati, il Bambino Gesù è una di esse. Il complesso periodo del conmissariamento ha voluto dire, però, tanti sacrifici e, per realtà d’eccellenza come questa, la Regione ha rappresentato, a volte, un problema. Sono contento di poter dire oggi, con certezza, – ha concluso – che finalmente questa fase si sta chiudendo e se ne sta aprendo una nuova, di innovazione, riorganizzazione e rifondazione del nostro ssr. Siamo qui per testimoniare la vicinanza delle istituzioni a un’eccellenza della quale siamo veramente orgogliosi e che va sostenuta”.

“Sincero apprezzamento per la professionalità e l’esperienza che ogni giorno mettete a disposizione del Paese e sostegno per questa importante giornata” sono stati espressi in un messaggio dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Per Lorenzin il Bambino Gesù è un “complesso di eccellenza nell’ambito della realtà romana” ma anche “una pietra miliare per tutta la sanità italiana e un motivo d’orgoglio per il nostro Paese”. omniroma

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