Fatti di Roma

ARCHEOLOGIA, TPC RECUPERANO 5.361 REPERTI: VALORE OLTRE 50MLN

REPERTI


Tornano al patrimonio culturale italiano 5.361 reperti archeologici provenienti da scavi clandestini in Puglia, Sicilia, Sardegna e Calabria, di epoca compresa tra il VIII secolo a.C. e il III secolo d.C. rimpatriati da Basilea (Svizzera). Un patrimonio del valore complessivo che supera i 50 milioni di euro. “E’ il recupero più grande della storia per quantità e qualita‘”, ha commentato il generale Mariano Mossa, Comandante Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (Tpc) nel corso della conferenza stampa indetta presso il Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano, di presentazione dei reperti. Alla conferenza hanno preso parte il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, l’ambasciatore della Confederazione Svizzera in Italia Giancarlo Kessler, Mariarosaria Barbera soprintendente per i beni archeologici di Roma. “Si tratta di un tesoro archeologico rubato nel tempo da spregiudicati trafficanti”, ha aggiunto Mossa. La restituzione e’ avvenuta al termine di una complessa indagine e vicenda giudiziaria internazionale, recentemente conclusesi nel territorio elvetico.

“L’unica soluzione per deballare e contenere il fenomeno – ha detto Capaldo – e’ la collaborazione tra soggetti che si dedicano alla tutela del patrimonio culturale. Sono beni di inestimabile valore sia artistico e che storico che ora sono tornati a casa”. “Millecequecento anni di storia sono tornati – ha aggiunto Barbera – C’e’ grande gioia per il recupero ma consapevolezza della grande depredazione fatta anche ai danni di intere metropoli”.

La giornata di oggi e’ stata possibile grazie al lavoro di molte istituzioni che voglio ringraziare – ha detto Franceschini – Siamo di fronte ad una grande prova di efficienza ed eccellenza. Nel nostro Paese siamo abituati molti a parlare di quello che non va ma quando ci sono eccellenze eccezionali bisogna darvi risalto. Ci sono persone che vengono qui a formarsi. Il ritrovamento di oggi e’ il più grande ritrovamento di sempre, frutto di un’operazione lunga che ha portato ha risultato straordinario. Credo che questi pezzi debbano tornare nei luoghi di provenienza perche’ penso che dobbiamo valorizzare tutto il nostro Paese non solo alcuni luoghi. Il nostro e’ Paese che e’ un museo diffuso per lo straordinario patrimonio che abbiamo. Il lavoro del comando patrimonio culturale dei carabinieri e’ un’eccellenza italiana. Stiamo immaginando che tutto il lavoro del Tpc transiti in un luogo di esposizione per far vedere alla collettivita’ e alle scuole quanto e’ grave un furto simile e far vedere le opere prima di riportare nel posto di provenienza che spesso sono anche privati”. (omniroma)

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