APPROVATO NUOVO PIANO DI PROTEZIONE CIVILE PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE
Dopo 10 anni Roma Capitale si dota di un nuovo Piano di Protezione Civile per gestire le emergenze e pianificare le operazioni di soccorso, tenendo conto dei cambiamenti climatici e delle modifiche territoriali intervenute nell’ultimo decennio.
La Giunta capitolina ha approvato il testo del nuovo strumento che subentrerà a quello attualmente in vigore, datato 2008. Il testo dovrà ora essere approvato dall’assemblea capitolina.
“Oggi – ha detto questa mattina la sindaca di Roma Virginia Raggi illustrando il provvedimento in Campidoglio – è per me è un momento importante di cui mi sento orgogliosa e per il quale faccio i più profondi ringraziamenti al comandante Porta che ha ripreso in mano una situazione ferma da 10 anni, visto che l’ultimo piano era stato fatto dal prefetto Morcone, con un lavoro capillare di raccordo tra operatori e strutture confezionando un documento che ne racchiude in sé altri 7-8 e che riguarda tutto il sistema di protezione civile della città”.
La prima cittadina ha poi aggiunto: “Sottolineo quanto è importante essere pronti, coordinati e con una popolazione consapevole del rischio. Siamo partiti dall’aggiornamento del piano esistente andando a constatare le evoluzioni delle situazioni, ricontattando tutte le strutture e prevedendo un aggiornamento una volta l’anno seguendo anche l’evoluzione dell’ambiente in cui la città si trova, a partire dalle peculiarità idrogeologiche. È un ottimo punto di partenza per affrontare la protezione civile in un’ottica di programmazione anche in condivisione con Municipi, dipartimenti e cittadini”.
Il lavoro fatto è stato poi raccontato dal comandante della Protezione Civile di Roma Capitale Diego Porta: “A questo piano lavoriamo da marzo scorso, abbiamo fatto riunioni a cadenza settimane con polizia locale, tecnici dei municipi e organizzazione di volontariato che sono la spina dorsale della Protezione Civile. Abbiamo cercato di individuare i vari rischi presenti a Roma e oggi possiamo dire di avere una mappatura aggiornata di tutto il territorio della città con i suoi relativi rischi”. “Questo – ha concluso Porta – ci ha permesso di individuare 750 aree con diverse destinazioni d’uso per affrontare i diversi rischi”. Per la mappatura la protezione civile capitolina ha usato il sistema Webgis e questo permetterà a tutti i romani di consultare il nuovo piano sul sito e in futuro sull’app della Protezione Civile che si chiamerà ProCivRomaApp. Tra le 750 aree citate da Porta ci saranno: – aree di attesa, destinate ai cittadini; – aree di ammassamento per mezzi e soccorritori; – edifici destinati al ricovero della popolazione (scuole, palestre, ecc.); – aree di accoglienza, che possono essere attrezzate con tendopoli.
“Su alcune di queste aree – come ha spiegato il comandante della Protezione Civile a margine dell’evento – sono già state svolti sopralluoghi mentre altre verranno prossimamente vagliate dai tecnici del dipartimento”.
Porta ha anche annunciato esercitazioni municipio per municipio in scuole e uffici pubblici. Il nuovo testo sostituisce quello approvato nel 2008 dal commissario straordinario del Comune di Roma Mario Morcone. Per redigere il piano il dipartimento ha dovuto tenere conto delle più recenti analisi delle autorità competenti sui vari scenari di rischio idraulico, idrogeologico, sismico o d’incidente rilevante e delle innovazioni normative subentrate come il nuovo Codice della Protezione Civile (D.Lgs. 1/18).Nel dettaglio, il nuovo Piano è articolato in otto fascicoli, per un totale di circa 1.500 pagine, e affronta le seguenti tematiche: – Informazioni Generali; – Rischio Idraulico; – Rischio Idrogeologico da frana; – Neve e Ghiaccio; – Incendio Boschivo e di interfaccia; – Incidenti Rilevanti; – Rischio Sismico; – Altri rischi. Nel testo sono presenti anche le regole di autoprotezione, e le elementari condotte di autotutela, che i cittadini esposti al rischio sono invitati ad osservare. Inoltre, il Piano è integrato da oltre 270 elaborati cartografici dettagliati: ogni mappa evidenzia tematiche legate ai possibili rischi presenti sul territorio capitolino. Nel caso di un evento calamitoso, il Piano prevede l’immediato coinvolgimento di tutte le strutture interessate o che possono contribuire al superamento dell’emergenza (Dipartimenti, Municipi e aziende partecipate di Roma Capitale, sanità, volontariato, gestione delle infrastrutture e servizi), e la convocazione, se necessario, del centro comunale di coordinamento (Coc) e delle Unità di crisi locali municipali (Ucl). Il Piano dovrà essere aggiornato con cadenza annuale, come previsto dal Codice di Protezione Civile (D.Lgs. n. 1 del 2018).