ANCHE L’UNIVERSITA’ EUROPEA NELLA SPEDIZIONE “POLARQUEST2018”
L’Università Europea di Roma parteciperà alla spedizione Polarquest2018 (www.polarquest2018.org) programmata per i prossimi mesi di luglio e agosto nella regione artica, sulle tracce del dirigibile ITALIA, scomparso nel 1928.
Il viaggio sarà compiuto a bordo del veliero NANUQ (“orso polare” in lingua Inuit). Il natante, della lunghezza di 18 metri, è stato progettato dall’architetto e skipper Peter Gallinelli e costruito dalla società svizzera Sailworks in base a criteri di architettura passiva ed elevata ecosostenibilità.
Project leader di PolarQuest 2018 è la Dott.ssa Paola Catapano, giornalista scientifica e responsabile della comunicazione audiovisiva del CERN di Ginevra; il coordinamento tecnico è svolto da Michael Struik, ingegnere del CERN.
Durante il suo viaggio, NANUQ sarà attrezzata come un vero e proprio laboratorio navigante, dotato di un’apposita strumentazione. A bordo saranno condotte osservazioni ed esperimenti: il primo, MANTANET, è organizzato dall’ISMAR-CNR e prevederà la raccolta di campioni di microplastiche galleggianti in 60 diversi punti della navigazione. Il secondo, POLARQUEEEST, è diretto dal Centro Fermi in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e col CERN; si tratta in questo caso di un programma di misure di raggi cosmici effettuate ad alte latitudini.
Alla spedizione prenderà parte, fra gli altri, Gianluca Casagrande, professore dell’Università Europea di Roma e direttore del Geographic Research and Application Laboratory (GREAL) presso lo stesso ateneo. E’ lui il referente del programma AURORA (Accessible UAVs for Research and Observation in Remote Areas), che condurrà una serie di rilievi e osservazioni ambientali lungo le coste settentrionali delle Svalbard.
“Per la nostra Università e per il GREAL – spiega il docente – è molto significativo partecipare a questo progetto. Sarà infatti possibile dar seguito a una serie di studi metodologici che abbiamo intrapreso negli anni scorsi, in un contesto geografico e ambientale di grande interesse. Inoltre, ci troveremo a collaborare con alcune importanti istituzioni scientifiche.”
Un caso particolare, fra gli esperimenti scientifici che saranno svolti, consisterà nell’osservazione di un piccolo tratto di fondale marino mediante un sonar multibeamer di nuova concezione sviluppato dall’azienda norvegese NORBIT. La zona osservata rientra fra quelle meno studiate dell’area ed è appunto nella regione dove si suppone che sia scomparso il dirigibile ITALIA.
La ragion d’essere di questa sperimentazione è sintetizzata dal Prof. Casagrande:
“L’utilizzo di questo sonar innovativo permetterà di ricavare informazioni inedite su una zona complessivamente nota, ma non in modo così dettagliato, del mare a nord-est delle Svalbard. Si tratterà quindi di una vera e propria esplorazione, benché limitata ad una piccola zona. Non sappiamo se in quell’area si trovi effettivamente il relitto dell’ ITALIA. Se così fosse, e i resti giacessero entro una profondità di 100-300 metri, sarebbe teoricamente possibile rilevarli. La leadership del progetto ha ritenuto quindi di dare a questa sperimentazione tecnlogica una connotazione di grande valore simbolico. PolarQuest 2018 è a tutti gli effetti la prima spedizione che dopo novant’anni di oblio affronterà il tema di cercare il relitto del dirigibile”.
“Benché le probabilità di successo siano scarse” ha dichiarato la Dott.ssa Catapano “è un tentativo che vale la pena di essere fatto, se non altro per contribuire al ricordo di quella grande vicenda di esplorazione e ricerca scientifica”.
Gli organizzatori informano che la spedizione partirà il 21 luglio 2018 da Isafjordur, Islanda nord-occidentale, per una traversata del Mare di Groenlandia con un’eventuale sosta a Jan Mayen. NANUQ arriverà a Longyearbyen, capoluogo amministrativo delle Svalbard, la “capitale” più settentrionale del mondo, il 1° agosto. Ne ripartirà il 4 e nei due giorni successivi sarà presso Ny Ålesund, insediamento scientifico dove si trova anche la base “Dirigibile ITALIA” del CNR. In quella sede l’equipaggio di PolarQuest 2018 parteciperà a una cerimonia commemorativa alla presenza dei discendenti dell’equipaggio dell’aeronave italiana che nel 1928 sorvolò il Polo Nord precipitando poi sulla via del ritorno.
Il 6 agosto NANUQ salperà per tentare una circumnavigazione delle Svalbard. Da quel momento la spedizione si svolgerà, compatibilmente con lo stato dei ghiacci, lungo le coste settentrionali dell’isola di Spitsbergen e della Terra di Nord Est (Nordaustlandet). La rotta quindi tornerà a costeggiare Spitsbergen, isola maggiore dell’arcipelago, fino al rientro a Longyearbyen, previsto per il 24/8. Dal 26/8, infine, sarà effettuata la traversata del mare di Barents, fino a Tromsø, nella Norvegia continentale. In quella città portuale la spedizione si concluderà prevedibilmente il 4 settembre.