ANCHE LE SUORE DI CLAUSURA POTRANNO ESSERE SOCIAL
Le suore di clausura possono accedere ai media e utilizzare i social ma solo “con sobrietà e discrezione” perché il rischio altrimenti è “svuotare il silenzio contemplativo quando si riempie la clausura di rumori, di notizie e di parole”. È quanto indica l’Istruzione ‘Cor Orans’ della Congregazione per gli istituti di vita consacrata, che aggiunge: “Tali mezzi pertanto devono essere usati con sobrietà e discrezione, non solo riguardo ai contenuti ma anche alla quantità delle informazioni e al tipo di comunicazione, affinché siano al servizio della formazione alla vita contemplativa e delle comunicazioni necessarie, e non occasione di dissipazione o di evasione della vita fraterna”. Quindi “l’uso dei mezzi di comunicazione, per motivo di informazione, di formazione o di lavoro, può essere consentito nel monastero, con prudente discernimento, ad utilità comune”, sono le indicazioni.
L’Istruzione “Cor Orans” sottolinea inoltre come coloro che scelgono la vita contemplativa e la clausura devono vivere in un ambiente separato dal mondo e per questo i monasteri debbono rispettare determinate caratteristiche e l’ingresso di estranei o l’uscita delle suore del convento deve essere eccezionale e autorizzata. “La modalità della separazione dall’esterno dello spazio esclusivamente riservato alle monache deve essere materiale ed efficace, non solo simbolica o spirituale”.