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ALLO SPALLANZANI È TUTTO PRONTO PER LA SPERIMENTAZIONE DELLO SPUTNIK

L’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani è pronto a iniziare le sperimentazioni del vaccino russo contro il coronavirus, Sputnik V. Lo ha detto il direttore dello Spallanzani, il professor Francesco Vaia, alla vigilia dell’arrivo a Roma di un gruppo di specialisti Centro Gamaleja, produttore del vaccino russo, spiegando che la firma dell’accordo permetterà di determinare l’efficacia del preparato nel combattere le diverse varianti del Covid e le possibilità di impiego con altri vaccini.

“Abbiamo tenuto diversi round di trattative e, va chiarito, lo abbiamo sempre fatto attraverso i canali diplomatici ufficiali. Nei prossimi giorni firmeremo un accordo di intenti e non divulgazione tra scienziati – un gruppo guidato da Aleksander Gintsburg – e lo Spallanzani, che coordino come direttore dell’istituto”, ha dichiarato Vaia. “Questo protocollo non solo consentirà lo scambio di esperienze tra due delle più grandi e prestigiose istituzioni in questo campo in Europa, ma darà anche l’opportunità di venire a Roma per un gruppo di scienziati russi – almeno tre, che porteranno campioni di sangue e del vaccino Sputnik V”, ha aggiunto Vaia.

“Per quanto riguarda il vaccino, studieremo in vitro come le varianti del coronavirus – britannica, brasiliana, sudafricana, che tanto preoccupavano gli europei e che abbiamo isolato allo Spallanzani – siano suscettibili allo Sputnik V per la produzione di anticorpi”, ha chiarito. “Se si dimostrasse efficace contro queste varietà, rappresenterebbe un importante passo avanti per l’Europa”, ha affermato Vaia.

Il direttore dello Spallanzani ritiene che per la lotta al Covid, che durerà anni, sia necessaria una vaccinazione che copra l’intero globo, al fine di impedire lo sviluppo di mutazioni. “La vaccinazione durerà nei prossimi anni, più o meno come contro l’influenza, ed è importante fornire vaccini a tutto il mondo per sradicare il Covid, perché se immunizziamo la popolazione qui, e le mutazioni del coronavirus compaiono in altre parti del mondo, la sua circolazione non si fermerà”, ha detto la fonte.

“A dicembre dovremo iniziare una nuova fase della campagna di vaccinazione. Gli scienziati non sono ancora giunti ancora a un consenso, ma sembra che l’effetto del vaccino duri sette-otto mesi”, ha aggiunto Vaia.

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