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ALL’ISOLA SOLIDALE LA MESSA IN RICORDO DEI BIMBI DECEDUTI A REBIBBIA

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Domani presso l’Isola Solidale in via Ardeatina 930 verrà celebrata, alle ore 16, la Santa Messa in ricordo dei due bambini che sono stati uccisi dalla madre nel carcere di Rebibbia. Alla celebrazione è stato invitato il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. L’Isola Solidale è una struttura nata oltre 50 anni fa a Roma, accoglie i detenuti (grazie alle leggi 266/91, 460/97 e 328/2000) che hanno commesso reati per i quali sono state condannate, che si trovano agli arresti domiciliari, in permesso premio o che, giunte a fine pena, si ritrovano prive di riferimenti familiari e in stato di difficoltà economica”.

“La politica non vuole che queste donne siano ospitate nelle case famiglia. Noi come Chiesa qualche anno fa abbiamo detto che 60 donne le avremmo ospitate in pochi secondi nelle nostre Diocesi in Italia ma non vogliono. Tutti quelli che vengono in carcere poi dicono ‘basta bambini in carcere’ ma i bambini continuano a restarci”. Lo ha detto il cappellano del carcere di Rebibbia, don Sandro Spriano in un’intervista del Tg2000, il telegiornale di Tv2000, si legge in una nota dell’emittente, commentando il tragico episodio con protagonista una detenuta e i suoi due figli.

“Un gesto del genere – ha aggiunto don Spriano – non era assolutamente prevedibile. Se vogliamo proteggerci da certi episodi, come pensa il ministro, dovremmo legare ogni donna in un posto con qualcuno di guardia davanti. Per buttare per terra due bambini ci vogliono pochi secondi. La donna non aveva dato segni d’insofferenza, parlava poco perché conosceva solo il tedesco. Tra l’altro era molto gelosa dei suoi bambini. Proprio nel giorno in cui è successo il fatto nel Tribunale del Riesame stavano discutendo il suo caso e le erano stati concessi anche gli arresti domiciliari. Non so se fuori dal carcere avrebbe compiuto lo stesso gesto, immagino di sì perché queste follie possono succedere in carcere come fuori. La vita del carcere in questa situazione non c’entra niente”.
“Sabato prossimo – ha concluso il cappellano – celebreremo una messa in ricordo di questi bambini insieme ad altre mamme anche se la maggior parte di loro non sono cristiane ma questo non importa perché per loro è un momento di riunione e riflessione. Li ricorderemo tutte le domeniche perché ora sono i nostri angeli”.

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