Angolo della SaluteSociale
ALL’IFO UN NUOVO PROGETTO PER PAZIENTI ONCOLOGICI
Al via un progetto pilota che consente di prenotare ed organizzare all’interno degli Ifo tutte le prestazioni necessarie al percorso di diagnosi e cura. I dettagli del nuovo percorso oncologico sono stati illustrati oggi (nella foto) dal direttore generale Francesco Ripa di Meana alla presenza del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti in visita presso l’Ifo – Istituto Nazionale Tumori Regina Elena. Come spiegato nel corso della presentazione, le novità principali sono: un punto di prenotazione adiacente agli ambulatori oncologici, una piattaforma digitale che convoglia tutti i referti e i dati del paziente nella cartella clinica ambulatoriale, uno sportello unificato di consegna referti oltre i referti online, il sistema PagOnline e attivazione tempestiva della pratica di invalidità presso l’Inps.
“Questa innovazione sarà capofila di un modello da esportare nelle alte strutture della regione. Noi abbiamo proprio bisogno di questo: far capire al cittadino che si riparte da lui dopo i dieci anni duri di commissariamento – ha detto il governatore Zingaretti – Troppo spesso il cittadino si è trovato a vivere in una giungla in destrutturazione, ma ora iniziano un percorso diverso che parte da novità come quella di oggi”. L’organizzazione viene ripensata e si rimodula intorno alle esigenze del paziente fragile per garantirgli le cure migliori e accompagnato durante tutto il proprio percorso di cura, dalla diagnosi a tutti i successivi controlli in corso o post terapia medica o chirurgica. Agli Ifo si effettuano all’anno circa 1.250.000 prestazioni ambulatoriali, di cui circa 9.000 prime visite e 100.000 prestazioni solo in oncologia medica. Circa 10.000 i ricoveri annui. Oltre 1000 le persone che si si rivolgono agli Istituti Regina Elena e San Gallicano quotidianamente. A quanto reso noto, il progetto pilota appena avviato consente al paziente subito dopo la visita oncologica, di recarsi al Punto di prenotazione prestazioni oncologiche adiacente agli ambulatori e qui, in un ambiente confortevole, il personale dedicato gli pianifica e prenota le prestazioni che gli sono state prescritte e secondo le tempistiche stabilite dallo specialista. L’obiettivo del progetto è sostenere e facilitare il paziente oncologico, tra i più fragili, trasformando gli adempimenti amministrativi in “momenti” di orientamento, di cura e programmazione del percorso clinico. Ed è a vantaggio di tutti, del paziente e dei suoi familiari, di tutti gli operatori della sanità, compresi i medici di famiglia ai quali i nostri pazienti non dovranno rivolgersi per richiedere prescrizioni. Si favorisce così maggiore consapevolezza e responsabilità a tutti i livelli. Il processo di riorganizzazione delle attività di accoglienza e accettazione parte dall’Oncologia Medica, messo a punto e ottimizzato verrà esteso, in step graduali, a tutte le Unità principali degli Istituti (chirurgica, dermatologica, ecc…). Semplificare la vita del paziente è rendere fluide le operazioni amministrative che significavano code a vari sportelli, lunghe attese anche telefoniche, spostamenti, richieste al medico di famiglia, ecc. Insomma un ulteriore peso per chi già vive un momento difficile e di forte stress. Ora l’accesso è unico, dalla visita alle varie prestazioni di approfondimento, e tutto confluisce in un unico dossier sanitario grazie alla piattaforma digitale di interfaccia dei vari diversi sistemi sanitari degli IFO. E’ questo infatti l’altro tassello che favorisce l’approccio clinico globale. Il sistema digitale integrato consente allo specialista di consultare e visualizzare agilmente durante la visita le cartelle cliniche ambulatoriali e di reparto, i referti clinici, radiologici e istologici per avere chiaro il quadro diagnostico del paziente. Inoltre, in base a quanto emerso oggi, il paziente può ritirare i referti clinici e radiologici al “Punto unificato ritiro referti” all’ingresso degli Istituti. Gli stessi li ha già a disposizione online h24. E’ inoltre in corso di attivazione anche il sistema PagOnline per le prestazioni prenotate al ReCup. Infine, nel corso dell’incontro è stato annunciato che le direzioni generali Ifo ed Inps sigleranno a breve l’accordo per l’avvio tempestivo della pratica del riconoscimento immediato dell’invalidità civile che è un ulteriore garanzia di diritti dei pazienti oncologici. Procedura sostenuta da FAVO. Si individuano così dei centri di snodo che ruotano attorno all’assistito e alle sue esigenze per una presa in carico globale del paziente.
“Questa innovazione sarà capofila di un modello da esportare nelle alte strutture della regione. Noi abbiamo proprio bisogno di questo: far capire al cittadino che si riparte da lui dopo i dieci anni duri di commissariamento – ha detto il governatore Zingaretti – Troppo spesso il cittadino si è trovato a vivere in una giungla in destrutturazione, ma ora iniziano un percorso diverso che parte da novità come quella di oggi”. L’organizzazione viene ripensata e si rimodula intorno alle esigenze del paziente fragile per garantirgli le cure migliori e accompagnato durante tutto il proprio percorso di cura, dalla diagnosi a tutti i successivi controlli in corso o post terapia medica o chirurgica. Agli Ifo si effettuano all’anno circa 1.250.000 prestazioni ambulatoriali, di cui circa 9.000 prime visite e 100.000 prestazioni solo in oncologia medica. Circa 10.000 i ricoveri annui. Oltre 1000 le persone che si si rivolgono agli Istituti Regina Elena e San Gallicano quotidianamente. A quanto reso noto, il progetto pilota appena avviato consente al paziente subito dopo la visita oncologica, di recarsi al Punto di prenotazione prestazioni oncologiche adiacente agli ambulatori e qui, in un ambiente confortevole, il personale dedicato gli pianifica e prenota le prestazioni che gli sono state prescritte e secondo le tempistiche stabilite dallo specialista. L’obiettivo del progetto è sostenere e facilitare il paziente oncologico, tra i più fragili, trasformando gli adempimenti amministrativi in “momenti” di orientamento, di cura e programmazione del percorso clinico. Ed è a vantaggio di tutti, del paziente e dei suoi familiari, di tutti gli operatori della sanità, compresi i medici di famiglia ai quali i nostri pazienti non dovranno rivolgersi per richiedere prescrizioni. Si favorisce così maggiore consapevolezza e responsabilità a tutti i livelli. Il processo di riorganizzazione delle attività di accoglienza e accettazione parte dall’Oncologia Medica, messo a punto e ottimizzato verrà esteso, in step graduali, a tutte le Unità principali degli Istituti (chirurgica, dermatologica, ecc…). Semplificare la vita del paziente è rendere fluide le operazioni amministrative che significavano code a vari sportelli, lunghe attese anche telefoniche, spostamenti, richieste al medico di famiglia, ecc. Insomma un ulteriore peso per chi già vive un momento difficile e di forte stress. Ora l’accesso è unico, dalla visita alle varie prestazioni di approfondimento, e tutto confluisce in un unico dossier sanitario grazie alla piattaforma digitale di interfaccia dei vari diversi sistemi sanitari degli IFO. E’ questo infatti l’altro tassello che favorisce l’approccio clinico globale. Il sistema digitale integrato consente allo specialista di consultare e visualizzare agilmente durante la visita le cartelle cliniche ambulatoriali e di reparto, i referti clinici, radiologici e istologici per avere chiaro il quadro diagnostico del paziente. Inoltre, in base a quanto emerso oggi, il paziente può ritirare i referti clinici e radiologici al “Punto unificato ritiro referti” all’ingresso degli Istituti. Gli stessi li ha già a disposizione online h24. E’ inoltre in corso di attivazione anche il sistema PagOnline per le prestazioni prenotate al ReCup. Infine, nel corso dell’incontro è stato annunciato che le direzioni generali Ifo ed Inps sigleranno a breve l’accordo per l’avvio tempestivo della pratica del riconoscimento immediato dell’invalidità civile che è un ulteriore garanzia di diritti dei pazienti oncologici. Procedura sostenuta da FAVO. Si individuano così dei centri di snodo che ruotano attorno all’assistito e alle sue esigenze per una presa in carico globale del paziente.