ALLARME DELLA CORTE DEI CONTI, “AGLI OSPEDALI DEL LAZIO SERVE MANUTENZIONE”
“Gli edifici in cui si svolgono i servizi sanitari hanno bisogno di continua manutenzione, nonché di opere di ammodernamento, trattandosi in molti casi di strutture antiche concepite per altri tipi di cure mediche”. È quanto emerso dalla requisitoria del procuratore regionale della Corte dei Conti Andrea Lupi, in merito al giudizio di parifica sul rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2019. La relazione della Sezione dedica un capitolo ai lavori programmati e al loro stato di avanzamento. “Tra il secondo semestre dell’anno in corso e il primo semestre del prossimo anno la Regione stima di far partire 234 cantieri per l’importo complessivo di oltre 230 milioni di euro; di questi 234 cantieri, cinquantuno sono partiti nel corso di questo primo semestre, per l’importo complessivo di oltre 27 milioni di euro, e 183 cantieri entro il primo semestre 2021, per oltre 245 milioni di euro – si legge nella relazione – . Certamente la complessità delle procedure, a competenza mista, divise tra Stato, regioni e aziende sanitarie, è una delle cause della lentezza con la quale si conducono e si concludono i lavori”.
“Peraltro, la gestione è aggravata dalla carenza di adeguate risorse tecniche di ruolo (ingegneri, architetti, periti e geometri) negli uffici tecnici delle aziende sanitarie, tenuto conto che l’intervento del professionista può avvenire in sede di progettazione, direzione dei lavori, collaudo e rendicontazione dei finanziamenti assegnati – continua la relazione. Emerge, dunque la necessità di un doveroso rafforzamento delle figure tecniche, sia a livello aziendale che regionale. La Regione, a tal riguardo, riferisce che sono stati esperiti tentativi di mobilità, che però non hanno dato esito positivo. Tuttavia, indipendentemente da questi profili, dal rendiconto della regione Lazio 2019, risulta del tutto residuale l’ammontare delle somme destinate agli investimenti sanitari. A tal riguardo, è apprezzabile che la Regione, al fine di superare le criticità emerse abbia deciso di intraprendere nuove iniziative quale quella di avviare la nuova ‘Azienda Lazio.0’, (come da proposta di legge del 21 febbraio 2019), quale azienda sanitaria snella, che non dovrebbe erogare servizi sanitari alle persone, ma servizi tecnici – conclude la relazione – alle Asl e agli ospedali”.