ALLARME CISL FP ROMA SUL PERTINI, A RISCHIO ASSISTENZA DEI PAZIENTI
E’ il caso della Medicina del P.O. Sandro Pertini, una unità operativa complessivamente dotata di 82 posti letto, dove vengono ricoverati pazienti acuti, in maggioranza anziani, e dove l’assistenza infermieristica è determinante per il decorso delle patologie e per l’efficacia delle cure, per cui deve essere adeguatamente programmata”. Così in una nota la Cisl Fp Roma.
“Ma a vederla dalla parte del personale infermieristico addetto all’assistenza non è proprio così. Questo ha indotto la CISL FP di Roma Capitale e Rieti a porre all’attenzione dei responsabili le criticità esistenti, segnalando con note scritte, nei mesi scorsi, i gravi disagi e tutto il malessere del personale – si legge nel comunicato – Oggi ci siamo trovati di fronte all’ennesimo episodio di disorganizzazione che per un niente poteva portare a creare un disservizio, poi sventato all’ultimo minuto. E leggendo i turni di servizio del mese di giugno non è esclusa la ripetizione dello stesso problema. Sono stati pubblicati turni di servizio con dei vuoti che non si capisce da quale personale debbano essere ricoperti, e solo il buon senso e lo spirito di sacrificio del personale evita il peggio, come nel caso odierno. Questo livello di approssimazione organizzativa della Medicina è diventato un vero e proprio ‘caso’ che non è stato preso in considerazione da nessun livello di responsabilità dell’ASL Roma 2. Anche per le ferie il personale di questo reparto ha dovuto subire restrizioni e vessazioni. Per i malcapitati infermieri dell’U.O.C. di Medicina del P.O. S. Pertini sono stati fatti dei turni di ferie, con periodi imposti d’ufficio di 15 giorni di calendario fino al 2023, senza alcuna possibilità minima di scelta. Questo apertamente in contrasto con quanto previsto dal contratto di lavoro e in contraddizione con quanto disposto dalla stessa ASL Roma 2, la quale invita a programmare le ferie in accordo con il personale. Per quest’ultimo problema La CISL FP si è attivata per tutelare i lavoratori nelle sedi opportune”.