Angolo della Salute

ALLA SMILE HOUSE DI ROMA 7 GIOVANI PAZIENTI CON LABIOPALATOSCHISI. SARANNO OPERATI AL SAN FILIPPO NERI

La Smile house di Roma, una delle 5 sedi nazionali della Smile house fondazione onlus, è pronta ad accogliere il prossimo 16 dicembre 7 giovani pazienti, uno di loro proviene dal Gambia, colpiti da labiopalatoschisi. I bimbi saranno operati nel week end clinic di dicembre presso l’Azienda sanitaria capitolina “San Filippo Neri”. Le Smile house, attive da oltre 10 anni, sono centri di cura ambulatoriali e chirurgici istituiti all’interno di alcuni ospedali italiani, grazie ad un protocollo d’intesa con il Ministero della Salute che garantisce il network nazionale. In questi centri la Fondazione si prende cura, dalla diagnosi prenatale fino al termine del loro sviluppo psico-fisico. “Il 16 dicembre entreranno in sala operatoria sei pazienti che hanno meno di 20 mesi, il settimo e’ un bambino di 7 anni. Sanna, di 18 mesi, proviene dal Gambia ed e’ stato preso in carico dalla Smile house fondazione onlus dallo scorso novembre”, dichiara Domenico Scopelliti, direttore dell’Unita’ operativa complessa di Chirurgia Maxillo-Facciale dell’Ospedale San Filippo Neri di Roma e vicepresidente della Smile house fondazione onlus.

“E’ importante per le famiglie e per i bambini che le tempistiche siano sempre rispettate per assicurare la corretta esecuzione degli interventi chirurgici e delle cure necessarie, perche’ il loro percorso, fino alla fine della crescita, sia correttamente seguito. La labiopalatoschisi e’ una malattia estremamente invalidante che coinvolge nel suo decorso l’intero nucleo familiare. L’impegno della nostra Fondazione non e’ solo operare bambini con malformazioni del volto poiche’ noi abbiamo un’ambizione molto piu’ ampia: la loro integrazione sociale, perche’ per noi il sorriso e’ solo l’inizio.
Infatti, il percorso che tracciamo per i nostri pazienti va oltre l’azione di riparazione chirurgica, che avviene entro il primo anno di vita, e rappresenta per noi un impegno piu’ ampio e coerente con l’idea che abbiamo di azione sociale e umanitaria”, conclude Scopelliti.

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