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AL VIA “SPORT PER TUTTI”, CAMPIONI PARALIMPICI ALLENERANNO BAMBINI E GIOVANI DISABILI

sport per tutti


Pallacanestro, nuoto, scherma, tennis tavolo e calcio balilla. Sono le cinque discipline sportive sulle quali si concentra il progetto “Sport per Tutti” della Fondazione Santa Lucia Irccs, con il supporto di Fondazione Vodafone Italia nell’ambito della piattaforma “Oso – Ogni Sport per Tutti”. Cinque i campioni paralimpici che scenderanno in campo per allenare bambini e giovani con disabilità. Sono Andrea Pellegrini, medaglia d’oro nella sciabola individuale alle Paralimpiadi di Atene 2004, Clara Podda, medaglia d’argento nel tennis tavolo di squadra e medaglia di bronzo nel singolare alle Paralimpiadi di Pechino 2008, Stefano Rossetti, ex giocatore del Santa Lucia Basket e della Nazionale Italiana di basket in carrozzina, oggi allenatore della Asd “Giovani e Tenaci”, Gianluca Cacciamano, che ha ottenuto numerose medaglie d’oro nei Campionati Italiani di nuoto in vasca, Open Water e Paratriathlon. Infine Francesco Valente, Tecnico della Federazione Paralimpica Italiana di Calcio Balilla (Fpicb).

Alla presentazione ufficiale del Progetto è intervenuto Luca Pancalli, Presidente del Comitato italiano Paralimpico (Cip): “Oggi sono qui presenti molti esponenti del mondo paralimpico a testimonianza di una grande famiglia sportiva che c’è quando nascono progetti virtuosi come quello presentato oggi. E i percorsi insieme diventano ancora più belli quando si incrociano con il sostegno di realtà come Fondazione Vodafone, perché significa essere riusciti come istituzioni a contagiarli virtuosamente con la nostra passione. Non saremo mai abbastanza per promuovere l’attività sportiva di ragazze e ragazzi con disabilità”. Le attività sportive prevedono allenamenti settimanali presso le strutture sportive della Fondazione Santa Lucia in via Ardeatina a Roma e si concluderanno nell’ottobre 2019 con un torneo che vedrà i partecipanti cimentarsi tra loro dopo un anno di attività insieme. Nelle prossime settimane sono in programma anche una serie d’incontri presso l’Irccs Santa Lucia e le scuole di Roma e del Lazio per presentare il Progetto ai ragazzi e dare loro la possibilità di provare tutte le attività sportive incluse nel Progetto “Sport per Tutti”, così da poter scegliere quella per sé più adatta e avvincente.

“Oso nasce dal desiderio di Fondazione Vodafone di contribuire in modo attivo a rendere più aperta la nostra società, fornendo supporto concreto alle persone con disabilità che vogliono praticare sport e sostenendo attivamente le associazioni sul territorio – ha dichiarato Maria Cristina Ferradini, Consigliere Delegato di Fondazione Vodafone Italia – Va in questa direzione il progetto del Santa Lucia inaugurato oggi, in grado di coniugare l’esperienza di una struttura specializzata nella neuroriabilitazione con l’utilizzo di soluzioni innovative che mirano ad estendere anche alle scuole la diffusione della cultura dello sport come forma di recupero”. A dare il via all’iniziativa oggi erano presenti anche Flavio Insinna, supporter dell’associazione sportiva dilettantistica di basket in carrozzina “Giovani e Tenaci”, e Chiara Bordi, che anche attraverso l’esperienza di ricovero presso l’Ospedale dell’Irccs Santa Lucia ha avuto modo di avvicinarsi a diverse attività sportive prima di affrontare l’avventura del Concorso di Miss Italia 2018.

Flavio Insinna ha ricordato i primi incontri personali con gli sport paralimpici fin da bambino, proprio alla Fondazione Santa Lucia Irccs, dove il padre lavorava come medico. “Ricordo le partite di basket in carrozzina, se le davano di santa ragione, cadevano dalle carrozzine e si rialzavano, non c’erano ancora le dotazioni tecnologiche di oggi. Quelle sono esperienze che ti cambiano la vita. Mio padre mi ha fatto guardare e io nel mio piccolo sono stato capace di vedere le difficoltà degli altri. Questa è la vita vera”. Poi, pensando ai primi passi dell’Associazione Sportiva Dilettantistica “Giovani e Tenaci” che coinvolge giovani con disabilità nel basket in carrozzina presso le strutture sportive della Fondazione Santa Lucia, Insinna ha sottolineato che “Sport per Tutti” ha fatto diventare realtà un progetto che sembrava un sogno: “I sogni sono la cosa più faticosa del mondo, ma questa è l’ennesima riprova che se uno si spende e ci mette tutto se stesso, poi la vita ritorna, perché la vita ha una forza più grande. Soprattutto quando uno pensa che sia finita, la vita sempre riparte”.

“Sono emozionata a tornare oggi alla Fondazione Santa Lucia, dove ho rifatto i miei primi passi dopo l’incidente – ha dichiarato Chiara Bordi – e sono contentissima di poter dare la mia testimonianza. Io stessa ho fatto paradossalmente più sport da quando ho la protesi che non prima e il Progetto “Sport per Tutti” è un’occasione per tante persone di uscire di casa e osare, laddove spesso purtroppo a causa di una qualsiasi disabilità ci si priva perfino da soli della possibilità di fare cose che siamo perfettamente in grado di compiere”. L’importanza dell’iniziativa è anche nei dati relativi alla disabilità. Secondo l’Ista solo il 20 per cento delle persone con disabilità pratica sport in Italia e, se si considera la popolazione in età scolare, sono oltre 150.000 nel Paese e circa 3.000 nel Lazio i ragazzi con disabilità a cui potenzialmente si rivolge il progetto “Sport per tutti”.

“Chiunque abbia praticato una disciplina sportiva conosce bene la passione e la motivazione che solo lo sport è in grado di regalarci, e questo è ancora più vero per chi deve affrontare la sfida di una disabilità – spiega il Direttore Generale dell’Irccs Santa Lucia, Edoardo Alesse – Dobbiamo portare questo messaggio a più ragazzi possibile. Il primo dovere della Fondazione è offrire cure di neuroriabilitazione altamente specializzate. Il desiderio che ci anima è più grande: le nostre attività di sport-terapia s’inquadrano in un più ampio impegno volto a stimolare il recupero dell’autonomia della persona nella vita quotidiana non solo in senso fisico, ma anche sociale e relazionale”.

Ai giovani atleti la Fondazione Santa Lucia, grazie anche al supporto garantito dalla Fondazione Vodafone Italia, metterà gratuitamente a disposizione dei ragazzi presso la propria sede in via Ardeatina a Roma gli impianti sportivi, incluso campo di basket e piscina, le attrezzature e l’abbigliamento previsti per ogni disciplina. Tutte le attività avverranno sotto stretto controllo medico dello staff dell’Irccs Santa Lucia, che verificherà anche all’inizio l’idoneità fisica degli aspiranti atleti. Tutti potranno seguire nei prossimi mesi le attività del Progetto “Sport per Tutti” sulla piattaforma ufficiale “Oso – Ogni Sport Oltre” (www.ognisportoltre.it) e sul sito (www.fondazionesantalucia.it) e sulla pagina Facebook della Fondazione Santa Lucia Irccs. Per informazioni, richieste di partecipazione alle attività sportive e richieste delle scuole per incontri con gli studenti, è a disposizione anche l’email: sport@hsantalucia.it.

Il Progetto “Sport per Tutti” è sostenuto da Fondazione Vodafone Italia nell’ambito del programma “Oso – Ogni Sport Oltre” che, a poco più di un anno dal suo lancio, con oltre mille realtà presenti sulla piattaforma, è già un punto riferimento per chi si occupa di sport e disabilità in tutta Italia. Il Progetto è realizzato dalla Fondazione Santa Lucia di Roma, che è un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs) specializzato nel settore delle neuroscienze e della neuroriabilitazione. L’impegno della Fondazione Santa Lucia nel settore paralimpico prende avvio nel 1960, in coincidenza con la prima edizione celebrata a Roma delle Paralimpiadi. Per decenni il gruppo sportivo è stato il vivaio di atleti avviati alle discipline paralimpiche dopo il ricovero presso l’ospedale della Fondazione e divenuti protagonisti di numerosi successi nazionali e internazionali.

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