AL VIA IL MESE DEI PRODOTTI REGIONALI NELLE MENSE UNIVERSITARIE DEL LAZIO
I piatti della cucina regionale serviti nelle mense universitarie del Lazio. È stato inaugurato questa mattina nella mensa di Via Cesare De Lollis a Roma, il mese dei prodotti tipici del Lazio. Per tutto il mese di febbraio, nelle mense universitarie di Via De Lollis, Via delle Sette Sale, Via Cambridge verranno serviti piatti tipici della cucina regionale.
“Questo è solo l’inizio di un percorso di promozione del prodotto che continueremo a portare avanti”, ha detto Massimiliano Raffa, Commissario straordinario di Arsial, l’agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio. “Arsial non sono promuove, ma produce prodotti, con la sua presenza nelle aziende agricole. Nel corso degli anni questa agenzia non ha avuto l’attenzione che meritava.
Oggi, con la nomina di un manager e un’attenzione al bilancio, abbiamo la possibilità di fare anche ricerca e innovazione. Ma la nostra vocazione principale resta la promozione del prodotto.
Vogliamo incrementare la partecipazione alle fiere e vogliamo farlo in maniera più qualificata. Stiamo lavorando su binari paralleli per fare in modo che gli agricoltori del Lazio possano non solo raccontate la loro storia ma anche avere maggiori rendimenti”.
“Questa per noi è un’importante opportunità per valorizzare i nostri prodotti”, ha sottolineato Giancarlo Righini, Assessore della Regione Lazio al Bilancio, Programmazione economica, Agricoltura e sovranità alimentare, Caccia e Pesca, Parchi e Foreste. “La nostra Regione è una grande produttrice di eccellenze nell’ortofrutta, nel vino, nell’olio. Da oggi gli studenti sapranno che tutto quello che mangeranno nel corso di questo mese, proviene dalla filiera del Lazio”. Ciardi ha poi sottolineato l’importanza di un alimento come il latte, “che paga il prezzo di notizie false, secondo le quali consumarlo fa male”.
Per questo l’assessore ha spiegato che è in programma una campagna di comunicazione per informare i cittadini sui valori nutrizionali di alcuni prodotti. “Questo progetto coniuga l’esigenza di fare conoscere i prodotti del nostro territorio e le nostre eccellenze nell’ambito del sistema delle mense universitarie della Regione Lazio- ha poi spiegato Giorgio Ciardi, commissario di Disco Lazio- È un progetto importante perché in queste mense ospitiamo giornalmente tanti ragazzi che vengono da altre regioni d’Italia e da altre parti del mondo, e noi dobbiamo fare conoscere a 360 gradi ciò che offre il territorio regionale. Non soltanto, quindi, università, formazione e cultura. Ma anche conoscenza delle produzioni tipiche e le eccellenze prodotte dal lavoro dell’uomo”.
“Speriamo che l’utilizzo dei prodotti a chilometro zero nelle mense diventi una pratica strutturata- ha concluso Giuseppe Schiboni, assessore all’Università, e alla Scuola- nella Regione Lazio abbiamo alimenti importanti anche dal punto di vista dietologico. Oggi si mangia velocemente, si mangia male, con cibi che a volte non vengono neanche dall’Italia. Dobbiamo riformare un valore culturale e identitario della nostra nazione- ha aggiunto Schiboni- L’aumento dei disordini alimentari comporta a cascata tutta una serie di alterazioni della salute: quando si mangia male si accede di più alla sanità. Per questo vogliamo portare la logica del km0 anche nelle mense scolastiche. È importante mangiare alimenti sani ma soprattutto fare una pausa, mangiare insieme, vivere un momento della giornata per potenziare anche le abilità cognitive: l’aumento della socialità è un valore aggiunto non quantificabile. Anche se i prodotti locali possono costare di più, questa best practice va sostenuta. Dobbiamo moltiplicare queste iniziative”.