AI GIOVANI PIACE L’AGRICOLTURA: L’ITALIA LEADER UE PER AZIENDE AGRICOLE UNDER 35
Ai giovani italiani piace il mondo dell’agricoltura: l’Italia si piazza al primo posto in Europa per numero di aziende in mano agli under 35. Nel primo semestre del 2018, il numero di imprese agricole condotte da giovani è salito del 5%. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti, presentata al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio.
Una passione che emerge già dai percorsi universitari: negli ultimi sette anni, gli studenti italiani hanno preso d’assalto la facoltà di Agraria, che ha registrato un aumento del 14,5% delle iscrizioni, in netta controtendenza nello stesso periodo al calo generale del 6,8%.
“I giovani prima e meglio di altri, hanno capito che l’Italia per crescere deve puntare su quegli asset di distintività nazionale che garantiscono un valore aggiunto nella competizione globale come il territorio, il turismo, la cultura, l’arte, il cibo e la cucina”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo all’apertura del Forum, sottolineando che “è in atto un cambiamento epocale che non accadeva dalla rivoluzione industriale. Il mestiere della terra non è più considerato l’ultima spiaggia”.
L’Italia ha 55mila imprese agricole guidate da giovani con meno di 35 anni. Il 70% delle imprese giovani in campagna opera in attività multifunzionali come la trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, le fattorie didattiche e gli agriasilo, fino alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili. Senza dimenticare l’impegno a difesa della biodiversità: salvati 311 prodotti e razze animali dal rischio di estinzione grazie ai sigilli di Campagna Amica. Le aziende agricole dei giovani ottengono risultati ben superiori alla media: una superficie superiore di oltre il 54 per cento, un fatturato più elevato del 75 per cento e il 50 per cento di occupati per azienda in più.
(Foto: Coldiretti)
Maddalena Tomassini
