Fatti di Roma

A ROMA 7541 NUOVE ISCRIZIONI ALLA CAMERA DI COMMERCIO, PATRIMONIO DA TUTELARE

Con un saldo attivo di 2.653 imprese nel terzo trimestre del 2020 (5.712 le iscrizioni a fronte di 3.059 cessazioni), Roma è la prima provincia italiana per concentrazione di attività economiche, seguita da Milano e Napoli. Questo è quanto emerge dal report trimestrale Movimprese diffuso oggi. Buono anche il dato regionale: nel Lazio, tra luglio e settembre 2020, ci sono state 7.541 iscrizioni a fronte di 4.138 cessazioni, per un saldo positivo di 3.403 imprese. In totale, le imprese registrate sono 661.289 pari al 10,9 per cento del totale nazionale. “Pur in una situazione di estrema sofferenza dettata dall’emergenza sanitaria, i dati diffusi oggi dalla rilevazione di Unioncamere/Infocamere – sottolinea in una nota il presidente della Camera di commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti – confermano una discreta dinamicità del nostro tessuto produttivo e una diffusa capacità delle imprese di adattarsi alle nuove esigenze e alle mutate condizioni del mercato economico”.

“Tra i settori con le migliori performance ci sono quello delle costruzioni (+563 imprese che vale una variazione sullo stock del trimestre precedente pari allo 0,84 per cento) trainato anche dal superbonus governativo del 110 per cento, quello delle attività professionali, scientifiche e tecniche (+329 imprese pari a un +1,48 per cento), quello dei servizi di informazione e comunicazione (+160 imprese pari un +0,78 per cento) e il settore della sanità e assistenza sociale (+59 imprese per una variazione dell’1,41 per cento). Roma, con un saldo attivo, di 2.653 imprese, è prima tra le province italiane con un tasso di crescita trimestrale pari allo 0,53 per cento superiore a quello medio nazionale pari allo 0,39 per cento e questo induce a un minimo di ottimismo. “Purtroppo – conclude Tagliavanti – la situazione economica resta molto complessa e in questa delicata fase è prioritario sostenere adeguatamente e in tempi rapidi i comparti produttivi più colpiti dalle recenti restrizioni governative. Rinnovo, poi, il mio ringraziamento non formale alle migliaia di imprenditori locali che, in questa difficilissima situazione, continuano a lavorare e resistere tra molte avversità”.

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