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A COLLE OPPIO 16 DETENUTI DI REBIBBIA RIPULISCONO I GIARDINI
Tuta bianca, guanti e scarponcini neri con lo stretch, rastrello da giardino in una mano e busta di plastica nell’altra, così attrezzati questa mattina sedici detenuti provenienti dal nuovo complesso dell’Istituto penitenziario di Rebibbia, divisi in gruppi da quattro, hanno dedicato la mattinata alla pulizia del parco del Colle Oppio, controllati a distanza da diversi agenti della polizia penitenziaria.
È il primo progetto sperimentale che porterà i detenuti provenienti dagli istituti penitenziari di Roma a svolgere un lavoro socialmente utile. Un’iniziativa nata da un protocollo d’intesa siglato a dicembre tra la sindaca Raggi e l’ amministrazione penitenziaria. Ad attendere i detenuti insieme a giornalisti, cameraman e fotografi nel parco del Colle Oppio, c’erano la garante dei detenuti del Comune di Roma Gabriella Stramaccioni e l’assessore capitolino allo Sport Daniele Frongia.
I detenuti sono arrivati in pullman alle 10 del mattino scortati da due van e quattro auto della polizia penitenziaria. Questa scena si ripeterà cinque giorni a settimana, dal lunedì al venerdì, tutte le mattine per sei mesi, dalle 9 alle 14.30, anche se dopo questa settimana potrebbero cambiare i luoghi a seconda delle necessità del servizio giardini i detenuti potrebbero andare anche negli altri parchi della città.
“Abbiamo intrapreso questo percorso perché convinti dell’utilità di poter impegnare le persone in lavori che siano anche una restituzione alla collettività. Tutti i detenuti coinvolti hanno ovviamente scelto di aderire a questo percorso e prima di iniziare hanno svolto un corso con il personale del servizio giardini che potrà anche servire loro in futuro per il reinserimento lavorativo”, ha detto Stramaccioni. Come ha spiegato il responsabile di polizia penitenziaria che ha portato i detenuti al Colle Oppio, il vice commissario Claudio Iacobelli: “Tutti i detenuti coinvolti hanno commesso reati minori, furti e detenzione di stupefacenti principalmente”.
Solo l’inizio però, perché come ha spiegato Stramaccioni: “L’obiettivo è coinvolgere 100 detenuti nei progetti che partiranno da qui a fine anno, con il coinvolgimento di quattro assessorati”. “Anche se – ha chiarito la garante dei detenuti del Campidoglio – per ora è partito solo questo progetto con 18 detenuti, ma per gli altri stiamo lavorando. Serviranno prima le autorizzazioni per ciascun detenuto coinvolto della direzione dell’istituto, del equipe medico sanitaria e del giudice di sorveglianza, come accaduto con questo primo gruppo”. Oltre al verde nelle idee di Stramaccioni gli assessorati coinvolti nel progetto dovrebbero essere la Cultura, per il lavoro in biblioteca, lo Sport, per la manutenzione e il rifacimento degli impianti sportivi, e le Politiche sociale per il lavoro nelle comunità e nei centri di accoglienza.
È il primo progetto sperimentale che porterà i detenuti provenienti dagli istituti penitenziari di Roma a svolgere un lavoro socialmente utile. Un’iniziativa nata da un protocollo d’intesa siglato a dicembre tra la sindaca Raggi e l’ amministrazione penitenziaria. Ad attendere i detenuti insieme a giornalisti, cameraman e fotografi nel parco del Colle Oppio, c’erano la garante dei detenuti del Comune di Roma Gabriella Stramaccioni e l’assessore capitolino allo Sport Daniele Frongia.
I detenuti sono arrivati in pullman alle 10 del mattino scortati da due van e quattro auto della polizia penitenziaria. Questa scena si ripeterà cinque giorni a settimana, dal lunedì al venerdì, tutte le mattine per sei mesi, dalle 9 alle 14.30, anche se dopo questa settimana potrebbero cambiare i luoghi a seconda delle necessità del servizio giardini i detenuti potrebbero andare anche negli altri parchi della città.
“Abbiamo intrapreso questo percorso perché convinti dell’utilità di poter impegnare le persone in lavori che siano anche una restituzione alla collettività. Tutti i detenuti coinvolti hanno ovviamente scelto di aderire a questo percorso e prima di iniziare hanno svolto un corso con il personale del servizio giardini che potrà anche servire loro in futuro per il reinserimento lavorativo”, ha detto Stramaccioni. Come ha spiegato il responsabile di polizia penitenziaria che ha portato i detenuti al Colle Oppio, il vice commissario Claudio Iacobelli: “Tutti i detenuti coinvolti hanno commesso reati minori, furti e detenzione di stupefacenti principalmente”.
Solo l’inizio però, perché come ha spiegato Stramaccioni: “L’obiettivo è coinvolgere 100 detenuti nei progetti che partiranno da qui a fine anno, con il coinvolgimento di quattro assessorati”. “Anche se – ha chiarito la garante dei detenuti del Campidoglio – per ora è partito solo questo progetto con 18 detenuti, ma per gli altri stiamo lavorando. Serviranno prima le autorizzazioni per ciascun detenuto coinvolto della direzione dell’istituto, del equipe medico sanitaria e del giudice di sorveglianza, come accaduto con questo primo gruppo”. Oltre al verde nelle idee di Stramaccioni gli assessorati coinvolti nel progetto dovrebbero essere la Cultura, per il lavoro in biblioteca, lo Sport, per la manutenzione e il rifacimento degli impianti sportivi, e le Politiche sociale per il lavoro nelle comunità e nei centri di accoglienza.