10 ANNI DI PONTIFICATO PER PAPA FRANCESCO
“La prima parola che mi viene è che sembra ieri…”. È così che Papa Francesco commenta, in un podcast realizzato dai media vaticani, il decennale del suo pontificato che ricorre oggi. Era il 13 marzo del 2013, infatti, quando il nome di Jorge Mario Bergoglio fu annunciato dalla Basilica di San Pietro come successore del dimissionario Benedetto XVI.
Nel “Popecast”, Francesco parla anche della guerra, del momento più bello e infine non ha dubbi: come regalo in questo importante anniversario vorrebbe la pace e indica le tre parole, i “tre sogni” per la Chiesa, il mondo e chi il mondo lo governa, per l’umanità: fratellanza, pianto, sorriso.
Per questa data particolare è stato diffuso anche dall’Osservatore Romano uno speciale di 12 pagine col titolo “Dieci anni con Francesco” e l’editoriale a firma di Andrea Tornielli e Andrea Monda, rispettivamente direttore editoriale dei media vaticani e direttore del quotidiano della Santa Sede. Lo speciale ripropone la prima pagina dell’edizione dell’elezione e dell'”habemus papam”, quindi commenti sulle parole-chiave del pontificato di Bergoglio: dalla “Gioia del Vangelo”, alla “Chiesa in uscita”, dalla “Misericordia” (di Dale S. Recinella, ex avvocato della finanza di Wall Street, “cappellano laico” dei condannati alla pena capitale in Florida) alla “Tenerezza”, dall'”Incontro” (a firma della scrittrice Edith Bruck) ai “Poveri e scartati”, dalla “Cura del Creato” a “Fratelli tutti”, dall'”Economia per l’uomo” a “Pace” (di Flavio Lotti, coordinatore nazionale della “Tavola della pace”), fino a “Camminare insieme” e a “Popoli indigeni”. A contorno, anche le foto di tutti i viaggi apostolici del Pontefice argentino. Non mancano gli “auguri fraterni” al Papa di personalità di altre confessioni cristiane e altre religioni come il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo, l’arcivescovo di Canterbury e primate della Comunione anglicana Justin Welby, il grande imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyib e il rabbino capo della Comunità ebraica di Roma Riccardo Di Segni.
Per Francesco, sono arrivati anche gli auguri della presidenza della CEI: “Sono passati dieci anni da quel ‘buona sera’ con cui si presentò alla Chiesa e al mondo intero; da allora le Sue parole e i Suoi gesti hanno continuato a toccare il cuore, a sorprendere, a parlare a tutti e a ciascuno. Quel saluto è stato l’inizio di un dialogo. In questo tempo, ci ha aiutato a capire quanto il Vangelo sia attraente, persuasivo, capace di rispondere ai tanti interrogativi della storia e ad ascoltare le domande che affiorano nelle pieghe dell’esistenza umana” continua la Cei che poi sottolinea: “Ci ha insegnato a uscire, a stare in mezzo alla strada e soprattutto ad andare nelle periferie, per capire chi siamo”.