Fatti di Roma

IL MEGLIO IN EDICOLA DI MERCOLEDÌ 14 GENNAIO 2015

giornali2-300x176


corriere della sera

Bilancio, a caccia di soldi spunta la «stangata» sugli hotel di lusso (Ernesto Menicucci)

Il Bilancio «fantasma», piano piano, comincia a prendere forma. E le sorprese non sono positive per i romani e anche per i turisti. Perché se è vero che molti degli aumenti sono stati concentrati già l’altro anno, la ricetta di «lacrime e sangue» non è finita qui. Anzi, i «ritocchini» riguarderanno gli asili nido, i servizi a domanda individuale, più qualche voce del cosidetto «tariffone». Nella delibera che riassume tutti i prezzi praticati dal Campidoglio, infatti, aumentano i lavori per installare i cavi, i passi carrabili, viene eliminata l’esenzione over 65 per l’ingresso ai musei (sia ai residenti sia ai non residenti). Soprattutto c’è la riforma dell’Isee, decisa dal Governo, che rischia di produrre effetti a catena: chi era in una fascia, secondo la ridefinizione dei parametri, rischia di trovarsi in un’altra.

Ma la stangata non riguarda solo i romani. Perché, ancora una volta, sale la tassa di soggiorno. La «stangatina» è soprattutto sugli hotel cinque stelle: dai 7 euro al giorno attualmente previsti si sale a dieci euro a notte, per un massimo di dieci pernottamenti consecutivi. Invariati gli altri: 6 euro per i quattro stelle, 4 per i tre stelle, 3 per gli alberghi a una e due stelle (per queste categorie c’è la riduzione di un euro per le successive fino a dieci notti al massimo). Negli agriturismo si pagano 4 euro al giorno, nei bed and breakfast e case o appartamenti 3,5 euro, due euro per i campeggi e le aree attrezzate all’aperto.

Diminuiscono i limiti di spesa per consulenze da 294 a 196 mila euro, auto blu (da 596 mila a 390), missioni (da 222 a 91 mila) e soprattutto la formazione (da 1,2 milioni a 77 mila euro). Complessivamente, la spesa per il 2015 si attesta a 6,3 miliardi di euro. Mentre sul 2016 e 2017, al momento, è prevista una drastica diminuzione: 4,45 miliardi l’anno prossimo, 4,39 tra due anni. […]

Messaggero

Tridente, sì agli scooter: dietrofront del Comune (Simone Canettieri)

Il Comune frena. E ci ripensa. Dopo tre mesi di sperimentazione, accompagnati dalle proteste di romani, commercianti e impiegati, cambia la Ztl nel tridentino. E diventa più piccola e di nuovo a misura di motorini. Tecnicamente la zona A1, un’area ultra pedonale nel centro storico, d’ora in poi sarà divisa in due tronconi: in uno di questi potranno circolare tutte le due ruote, in un altro solo i mezzi dei residenti con apposito contrassegno. Un’apertura, quella del Campidoglio, che renderà più agibile l’accesso al Tridente mediceo soprattutto a coloro che lo frequentano per lavoro, a partire dai dipendenti degli uffici governativi. Un esercito di colletti bianchi, e non solo, che lo scorso ottobre, partita la rivoluzione viaria, si sono trovati a fare i conti con la mancanza di parcheggi per gli scooter. Dal Comune tengono a specificare che «non si tratta di una marcia indietro, bensì di una modifica frutto di uno studio dei flussi del traffico». Che con la vecchia Ztl A1 si era ingolfato in via Nazionale e via del Collegio romano. […]

Sono previsti nuovi contrassegni, che danno diritto a chi li possiede a parcheggiare nelle strisce blu, per chi è residente in queste zone: via della Penna, via Principessa Clotilde (tratto da Via Ferdinando di Savoia a Via dell’Oca), via Maria Adelaide, (tratto da Via Ferdinando di Savoia a Via della Penna), via Ferdinando di Savoia. I titolari del contrassegno potranno parcheggiare anche in Lungotevere in Augusta e Passeggiata di Ripetta, dove sarà fruibile negli orari di disattivazione della Ztl. Previsti contrassegni specifici anche per i residenti in via Gregoriana (lato destro) del senso unico di marcia, per la sosta in via Gregoriana, e piazza della Trinità dei Monti (ambo i lati).

Inoltre la delibera «apre» anche al transito delle due ruote, consentendo l’accesso ai motoveicoli diretti alle officine di riparazione. Basterà esibire una comunicazione della targa del mezzo da riparare entro le 24 ore dall’ingresso in ztl «A1» e il successivo inoltro della fattura. Un pass insolito, ma pur sempre efficace per evitare multe. […]

Repubblica

L’offerta dei negozianti “Nella lotta al terrorismo noi pronti a fare da sentinelle” (Mauro Favale)

In una Roma che, da una settimana, dopo i fatti di Parigi, si sta attrezzando a far fronte all’allerta terrorismo, tra la chiusura al traffico delle zone più a rischio e la vigilanza rafforzata con l’arrivo in città di 400 uomini delle forze dell’ordine in più, un contributo alla sicurezza potrebbe arrivare dai 24.000 commercianti capitolini. Questo, almeno nelle intenzioni, è il senso della proposta lanciata da Rosario Cerra, presidente della Confcommercio, che vorrebbe trasformare le migliaia di negozianti della città in quelle che definisce «sentinelle antiterrorismo».

«È un vecchio ragionamento che avevamo fatto tempo fa col prefetto a proposito di microcriminalità — spiega Cerra — e che però, in questi giorni, diventa di grande attualità». […]«Dai bar ai ristoranti ai tabaccai, quasi tutti i negozi su strada presenti a Roma sono nostri associati», ricorda Cerra. Esattamente 24.600 esercizi legati a Confcommercio tra Roma e provincia.

Ebbene, ognuno di loro («rigorosamente su base volontaria», sottolinea il presidente dell’associazione), potrebbe diventare un presidio «a disposizione del sistema di sicurezza romano che da tempo soffre di una mancanza di forze e risorse». L’idea che Cerra avanzerà al prefetto Giuseppe Pecoraro è quella di “accreditare” un esercizio commerciale e collegarlo «senza filtri» alle sale operative di polizia e carabinieri «per segnalare movimenti o personaggi sospetti » in modo diretto e affidabile.

Per evitare, però, l’effetto contrario (aumento di allarmismo ingiustificato e psicosi varie), secondo Cerra sarebbe necessario un periodo di formazione proprio ad opera delle forze dell’ordine. «In questo modo, questa sorta di “sentinelle” avrebbero chiaro cosa va segnalato e cosa no, per evitare di procurare allarmi generici», dice. […]

Tempo

Unioni civili, in Aula si apre lo scontro diretto (Susanna Novelli)

L’anno nuovo per l’Assemblea capitolina si apre all’insegna delle unioni gay. A presentare la delibera in Aula Giulio Cesare, alla prima seduta dopo la pausa natalizia, lo stesso sindaco Marino […] Una giornata importante, quella di ieri, per la maggioranza che segna un goal su un punto della campagna elettorale, avviso a una parte non secondaria del Pd, quello cioè dell’istituzione del registro delle unioni civili, e per le opposizioni che testeranno una comunione di intenti politici importante.

«Quello sul registro delle unioni civili è un voto che riguarda la vita delle persone, il grado di libertà e uguaglianza, la democrazia nel Paese e nella nostra città in particolare, la possibilità di poter esprimere l’amore tra due persone che nessuno ha il diritto di negare. A chi dice “con tutti problemi che ci sono a Roma pensate a questo?” – sostiene Marino in Aula – rispondo sì, perché la libertà e l’uguaglianza non sono mai seconde a nessun valore e mai possono essere considerate atti minori». […]

Il voto finale arriverà probabilmente la settimana prossima e non sono escluse sorprese. Se Sel, Lista Marino e Centro democratico voteranno a favore, nel Pd è molto probabile ci sia qualche defezione, se non proprio voto contrario quanto meno un astensione o “non partecipazione”. Compatta sul “no” Forza Italia […] No secco da parte anche di Ncd, FdI e Lega. «Indecisa» la Belviso con Altra destra, mentre è favorevole la Lista civica Marchini e il Movimento 5 Stelle. I voti per approvare il registro insomma ci sono, eccome. Da scoprire tuttavia quali nuovi equlibri si creeranno con i sì e soprattutto con i no.

gazzetta_dello_sport

Lite Pallotta-Lotito «Parole ignoranti sui nostri conti» «No, siete in rosso» (Stefano Cieri – Andrea Pugliese)

È un derby che sembra proprio non voler finire mai, di quelli quasi infiniti, nonostante il fischio finale sia arrivato oramai tre giorni fa. Anche se poi, in fondo, l’unica speranza è che quella di ieri sia stata l’ultima puntata, almeno fino al 24 maggio, giorno in cui è in programma la sfida di ritorno. […] Il tutto sulla scia di quello che aveva detto Claudio Lotito lunedì, riferendosi al selfie di Francesco Totti: «Non mi è piaciuto, è stata una provocazione, un gesto così può istigare ed esacerbare gli animi, basta vedere cosa è successo dopo, fuori dallo stadio. Lo scudetto alla Roma? Non lo vince, mi ci gioco la presidenza». Olè, è l’inizio della valanga, venuta giù a cominciare dal tweet di risposta James Pallotta: «È un peccato come Lotito commenti Totti. È stato un gran momento, ma avrei quasi preferito un suo selfie con la sua faccia sul gol». […]

Poi, ad inizio mattinata, ecco la seconda replica, stavolta sullo scudetto, ad opera di Mauro Baldissoni. «Noi di scommesse non ce ne intendiamo, alla Lazio invece ne sono esperti — ha detto il d.g. della Roma, riferendosi all’inchiesta di Cremona che ha portato alla squalifica di sei mesi del capitano biancoceleste Stefano Mauri per omessa denuncia —. Se poi Lotito si gioca la presidenza c’è il rischio che i tifosi della Lazio comincino a tifare per noi». Il motivo? L’avversione di una parte della tifoseria laziale nei confronti del suo presidente e la speranza che possa lasciare.

Poteva finire qui, se non fosse che al convegno a cui ha parlato Baldissoni («La riforma 2014 della giustizia sportiva e il suo impatto nel calcio») era previsto anche Claudio Lotito, sbarcato più tardi, nel pomeriggio. Immediata la replica: «Baldissoni pensasse a tenere in ordine i conti della società. Poi, se vuole, può venire a Formello, così gli facciamo vedere le scommesse vinte sul risanamento della società e la sua efficienza. […] nel pomeriggio, da Boston è arrivata la seconda replica di James Pallotta: «Lotito continua a rilasciare dichiarazioni sciocche, che denotano ignoranza sugli aspetti economici del nostro club. La prossima volta che verrò a Roma sarà mia cura renderlo edotto sulla nostra solidità e redditività finanziaria. Lo farò come se parlassi a un bambino: parlando lentamente e scandendo bene tutte le sillabe. Se non dovesse capirlo neanche questa volta, beh, allora rinuncerò».

Frasi al fulmicotone, con l’intento di ridicolizzare l’antagonista e che, come conseguenza più logica, hanno portato all’immediata controreplica del presidente biancoceleste: «Pallotta si ricordi che nel solo 2014 ha perso oltre 38 milioni di euro e presentato un patrimonio netto negativo consolidato di oltre 81 milioni. Gli auguriamo che a partire dal primo luglio 2015 sia in grado di rispettare le norme del fair play italiano, norme che la Lazio rispetta da oltre dieci anni». A questo punto ci si è fermati qui, almeno per ora, con la speranza (probabilmente vana) di un armistizio. O almeno anche solo di una tregua. […]

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close